La CGIA si oppone ai Minibot: sono cambiali non coperte

L’approvazione di una mozione sui Minibot in Parlamento, ha riacceso il dibattito su una serie di questioni molto importanti per il nostro Paese, come il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione e il varo di forme monetarie alternative che non vadano a pesare sui conti pubblici permettendo però di incrementare il denaro che circola.

Sulla questione dei Minibot, però, è passata sotto silenzio una affermazione della CGIA di Mestre, secondo la quale una ipotesi simile equivarrebbe ad una vera e propria aberrazione. E’ stato il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo ad affermare che pagare un fornitore di un ente pubblico con un certificato di questo genere, equivarrebbe a saldare un creditore con una cambiale la quale addirittura non essere addirittura coperta. Lo stesso Zabeo ha poi rafforzato il concetto affermando che le aziende che erogano servizi e prodotti allo Stato pagano i dipendenti, i fornitori, le materie prime con soldi alla mano e non capiscono quindi perché la controparte dovrebbe onorare i suoi impegni commerciali con un surrogato da esse ritenuto inaccettabile.

I prestiti cambializzati

La cambiale è un titolo esecutivo sul quale, ad esempio, vengono costruite soluzioni creditizie. I prestiti cambializzati, infatti, sono recentemente tornati in auge dopo un periodo prolungato in cui erano diventati un prodotto marginale sul mercato. Il fatto di mettere una cambiale al posto della rata mensile e pretendere in pegno un bene da parte della finanziaria che eroga il credito, ha spinto molte aziende a riconsiderarlo, avendo riscontro in particolare da parte di chi ha difficoltà, per un motivo o per l’altro, a trovare ascolto da parte del sistema creditizio. Ascolto che aumenta in maniera esponenziale quando il prestito comporta garanzie stringenti in grado di mettere l’ente erogante al riparo da possibili sorprese ad opera del contraente.

Naturalmente anche il prestito cambializzato presenta vantaggi e difetti da considerare e tenere nel debito conto. Per chi intenda approfondirne la conoscenza, segnaliamo comunque la presenza di molti siti online che riescono ad affrontare la tematica in maniera molto chiara, riuscendo infine a formare un quadro informativo in grado di aiutare il consumatore. In particolare segnaliamo www.prestiticambializzatisulweb.it e l’articolo sui prestiti cambializzati e trattamento di fine rapporto.